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SEZIONE 4 - ICDp e ICDf (area disabilità)

23) Il valore economico unitario delle ICDp e ICDf è rigido o modulabile?

L'esecutività del testo seguente potrà avvenire solo a seguito di apposito provvedimento:
Le ICDp e le ICDf traducono nel “paniere” della domiciliarità i contributi per i progetti di autonomia e aiuto personale e di vita indipendente. Attualmente tali contributi sono stabiliti ed erogati con range molto diversi tra ULSS. Il riparto 2013 è stato perciò fatto sulla base dello storico per il 70% e sulla base dei nuovi parametri e valore medio dell’ICD per il 30%. Per il 2013 le ULSS adottano le modalità di gestione del 2012.
La traduzione di questi servizi in ICD deve continuare a prevedere il fatto che essi si inseriscono nel progetto personalizzato della persona e che pertanto devono poter essere modulabili nel loro valore.
Pertanto dal 2014 si potrà proporre la seguente soluzione: la procedura ICD viene utilizzata per la presa in carico (la gestione delle graduatorie ci serve, a livello regionale, per conoscere il reale fabbisogno complessivo) e per l’erogazione del contributo. L’ammontare è determinato, entro i range stabiliti, dall’ULSS in funzione del progetto personalizzato. Il criterio di riparto delle risorse alle Aziende ULSS rimane quello definito dalla DGR 1338/2013.

24) Qual è lo strumento di valutazione multidimensionale per le ICDp e le ICDf?

Va utilizzata la SVaMDi di cui alla DGR 2960/2012